venerdì 12 dicembre 2008

ciao maschio, stai diventando una maschia

LONDRA - Ciao maschio, stai diventando una maschia: È la conclusione del più ampio studio mai condotto sul cambiamento di genere sessuale, da cui risulta che l'esposizione a una serie di agenti chimici ha "femminizzato" gli esemplari maschili di ogni classe di vertebrati, dai pesci ai mammiferi, compreso l'uomo.

Gli studiosi hanno compilato un elenco di daini senza testicoli, pesci maschi che ovulano, orsi ermafroditi, alligatori con il pene sempre più piccolo, orche e balene a corto di spermatozoi. La ricerca afferma che il fenomeno minaccia di mutare precipitosamente il corso dell'evoluzione, rischia di provocare la scomparsa di numerose specie animali e fa suonare un campanello d'allarme anche per gli esseri umani.

"Se vediamo problemi di questo tipo negli animali selvatici, dobbiamo preoccuparci seriamente che qualcosa di simile stia accadendo a una rilevante proporzione di uomini", dice il professor Lou Gillette della Florida University, uno degli scienziati coinvolti nello studio.

fonte: http://www.repubblica.it/

Sembra una battuta di spirito ma invece è tutt'altro: il divertente e allo stesso tempo tragico risualtato di un' attualissima ricerca scientifica (Commissionata dalla ChemTrust, un'associazione britannica che si batte per denunciare gli effetti nefasti dell'inquinamento chimico).
Oltre ai danni triti e ritriti che possiamo osservare attorno a noi ogni giorno, l'inquinamento, a quanto pare, sta facendo anche questo: se continuiamo così saremo tutte donne!
Pauroso.
La natura si sta evidentemente ribellando e l'uomo non può farci nulla, perchè nonostante abbia in mano mille aggeggi e telecomandi quando si parla di natura non si può cambiare canale. Inutile ripertere le solite frasi del tipo "aiutiamo il mondo ad essere pulito", perchè i primi ad aver bisogno del lavaggio completo sono i nostri cervelli, ma se non siamo noi a volerlo davvero, è impossibile. Dunque lo vogliamo? immagino di no.
Ecco come ringraziamo la natura: facendola imbestialire, mettendola contro a quelle che sono le sue creature: noi, che una volta andavamo in giro con una foglia di fico e che oggi siamo circondati da cloni e robot, ricoperti di pesticidi e prodotti nocivi.
Ecco cosa penso: che se la pace nel mondo è un'utopia, un mondo pulito lo è mille volte di più.

Dalila

venerdì 5 dicembre 2008

happy and contagious

Psicologia: la felicita' e' contagiosa

MILANO - La felicita' e' contagiosa e come un virus si trasmette a chi ci sta vicino. E l'effetto contagio dura fino a un anno. Lo sostiene uno studio diretto da Nicholas Christakis della Harvard Medical School e dell'Universita' della California a San Diego, pubblicato sul British Medical Journal, che ha coinvolto oltre 5mila persone evidenziando oltre 53mila connessioni sociali: quando una persona e' felice, contagia i suoi amici e gli amici degli amici. Cosi' la sua gioia si distribuisce a macchia d'olio su tre gradi di connessione nella rete sociale. (Agr)

fonte: http://www.ilcorrieredellasera.it/, 05 dic 12:34 Scienze e tecnologia

Restiamo in tema di felicità, cosa che a quanto pare fa bene non solo a noi ma anche a chi ci circonda, a chi circonda chi ci circonda e via dicendo...
Stavolta però non si parla delle cause della felicità ma del contagio della felicità, tema altrettanto interessante;
Prima di tutto come e perchè questo avviene?
Come ogni fenomeno scientificamente dimostrato il contagio della felicità sembra seguire delle regole ben precise, come per esempio non sembra funzionare fra colleghi, in rete o via telefono;
Per quanto riguarda il meccanismo attraverso cui il contagio avviene invece si tratta probabilmente dell'empatia e dei neuroni specchio (Quando osserviamo una persona manifestare un sentimento, nel nostro cervello si attivano le stesse aree che sono "accese" in quel momento nel cervello dell'interlocutore", esattamente come avviene quando osserviamo qualcuno sbagligliare) e la distanza tra gli individui coinvolti è fondamentale, infatti quando essa aumenta le percentuali diminuiscono: come per i virus, la sensazione si trasmette con il contatto. Infine secondo gli studi l'effetto contagio durerebbe fino ad un anno.
Devo dire che l'idea che tutto ciò avvenga mi piace molto e a piacermi è soprattutto il fatto che ogni mio piccolo sorriso possa far scoppiare un epidemia di felicità, questo mi fa sentire utile e mi induce a non lasciarmi "contagiare" dalla tristezza. Inoltre trovo interessante il fatto che, sebbene quella in cui viviamo sia l'era dei mass media, di internet e delle vite virtuali, il rapporto umano resta comunque il più "felice".
Dunque, anche se via blog il contagio non funziona, non mi resta che sorridere... :)

Dalila happy and contagious